di Ilaria De Bonis – Fonte: Missio
Far pressione sulle banche affinchè spieghino come investono i nostri soldi. Assicurarci che non finanzino i Paesi in guerra e militarizzati, primo fra tutti l’Egitto; pretendere trasparenza e promuovere l’eventuale disinvestimento da quegli istituti di credito che alimentano il conflitto.
Tutto ciò senza «andare contro, ma dialogando con i grandi sistemi bancari poichè è assieme a loro che se ne esce». Non da soli.
Questo è in estrema sintesi il senso della Campagna di pressione alle “banche armate”, sostenuta tra gli altri da Cimi (Conferenza Istituti Missionari in Italia) e Pax Christi, e lanciata oggi a Brescia, in conferenza stampa, dalle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia.
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