Fonte: © Agenzia Dire
Costruire la pace e investire nella vita, sostenendo il sistema sanitario e scolastico e le persone vulnerabili. E smettere di alimentare le guerre, producendo armi e supportandone finanziariamente la compravendita. Questo, secondo padre Filippo Ivardi Ganapini, direttore del mensile dei comboniani Nigrizia, l’obiettivo del rilancio della campagna di pressione nei confronti delle “banche armate”.
Un impegno nato 20 anni fa ma, annota il missionario, ancora più urgente “in questo momento di allarme tragico per la nostra umanità caratterizzato dalla pandemia”.
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